Premio Torre Fornello – terza edizione
12-30 maggio 2013
inaugurazione domenica 12 maggio 2013 ore 16 – Fornello di Ziano Piacentino
dal Bando di partecipazione: Concorso aperto a designer, artisti, orafi contemporanei, per la realizzazione ed esposizione di un gioiello ispirato al TEMA:
il senso del gusto: alla ricerca del sapore, abilità di abbinamento e di affinamento
Gioielli in Fermento 2013 rinnova la sfida del racconto di un’esperienza che intende unire ogni anno attorno a un tema popolare, le infinite espressioni individuali dell’auto-produzione contemporanea nel loro dialogo con passioni che il pubblico conosce bene: vino e gusto.
il senso del gusto: alla ricerca del sapore, abilità di abbinamento e di affinamento
un sorso di vino, un piatto impeccabile, come un gioiello sono opere nate da un insieme di riflessioni e attenzioni di autori che molto hanno in comune, sono esperienze sensoriali uniche, indossare un gioiello unico ci parla di una emozione analoga
Il tema di quest’anno nasce dall’osservazione di quanto hanno in comune due mondi, quello che oggi si definisce “mondo del gusto” (il mondo dei prodotti enogastronomici di qualità, l’alta cucina, il turismo del vino e dei prodotti tipici) e quel macro micromondo del gioiello d’autore, ovvero di chi disegna e produce gioielli in forma di pezzo unico o serie limitata. Ovvero, il gusto come strumento espressivo, contemporaneamente materiale e immateriale.
Come dice il Maestro della cucina italiana Gualtiero Marchesi “la materia è forma. Se ami la materia, svisceratamente, come il sottoscritto, sarà lei a suggerirti cosa fare per non snaturarla“.
Chi si dedica alla produzione di un vino, o alla cucina di un piatto, ha lo stesso approccio e la stessa cura dell’orafo davanti alle sue materie da animare: vignaiolo, chef, orafo.
Non si tratta più, o non solo, di alto artigianato, di elevate competenze nel proprio saper fare, a mio parere é sempre più forte l’esigenza della definizione di un ruolo e di un metodo di lavoro che parte da un’esigenza individuale di estrema qualificazione e, mi auguro, andrà a costituire un nuovo modello produttivo individuale e condiviso.
Sottolineo inoltre questa citazione, con l’auspicio che possa contribuire a illuminare con questo piccolo focus in più che é Gioielli in Fermento, il futuro del gioiello d’autore, così come si stanno sviluppando il successo e l’attenzione negli ambiti del vino e della cucina d’autore:
Condividere le conoscenze
Sharing knowledge – Compartir el conocimiento – in catalano, Compartir el coneixement
(La consolidació d’un estil, la importancia de compartir. in Ferran Adrià i elBulli Risc, llibertat i creativitat, Ferran Adrià, Fundacion ElBulli.)
“Alla fine degli anni ’90 la cucina d’avanguardia [avant-garde cuisine] prese una svolta importante. Per la prima volta, in un mondo che aveva sempre teso alla segretezza, gli chef si resero conto che la cucina poteva evolvere molto più rapidamente se ognuno di loro avesse condiviso ciò che stava sperimentando. Questo scambio di conoscenze fu portato avanti sullo sfondo di corsi e conferenze che all’epoca si cominciarono ad organizzare….”
provate a sostituire la parola chef/cuoco con designer/orafo
e cucina con gioiello: questa é l’anima di Gioielli in Fermento 2013
Eliana Negroni
iscrizioni a gioiellinfermento@gmail.com
deadline 15 aprile 2013
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conversazioni intorno al tema..
chiedo a un orafo:
quando sei al lavoro potresti avere molto in comune con uno chef, con un vignaiolo….?…. hai sottomano una materia che ami, che ti ispira, alla quale vuoi dare forma, equilibrio, vuoi trasferire tutta la passione che ci metti e vuoi ottenere qualcosa di sensorialmente perfetto, armonioso..
e lui:
si ma non la piglio a morsi
contnuo:
non é detto.. e come preparando un piatto si dice “anche l’occhio vuole la sua parte”, ecco allora “preparando” un gioiello… anche il tatto vuole la sua parte, sempre più spesso i gioielli contemporanei stimolano più sensi, oltre l’estetica
lui:
beh direi che per un gioiello l’occhio e tutto..
per un piatto serve anche altro..
io:
per un gioiello ci vogliono anche le proporzioni, il peso, l’equilibrio delle masse, una texture intrigante, una superficie irresistibile, da toccare, soppesare, sentire, annusare…
lui:
sensuale direi
io:
e solleciterà i sensi nel modo in cui tu vorrai colpire, dolcemente o duramente, secondo la tua voglia di comunicare…
un famosissimo champagne riporta in etichetta:
“la composition: la tendresse, l’amour, la bonté, la joie, la bonheur, la beauté”
….del tuo gioiello qual é la composition ??
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