L’infinita voglia di scoprire e di coinvolgere: Giacomo Bologna (il padre dei primi grandi vini italiani, Barbera piemontesi divenuti “di culto”) non poteva placare la sua “sete” se non coinvolgendo chi gli stava intorno nella ricerca dell’essenza del suo vino, di come se lo attendeva e orgoglioso di ciò che infine proponeva ai suoi affezionati interlocutori.
Ricerca e soddisfazione si esprimono attraverso ciò che ne scaturisce: il gioiello del proprio artefice.
Si fa strada da qualche anno questa attenzione sempre crescente da parte dei vignaioli ad un rapporto essenziale con la cura delle proprio vigne, l’attento lavoro in cantina, la sperimentazione di pratiche sostenibili. Si moltiplicano i confronti su mondi paralleli: vini veri, vini naturali, vini convenzionali, vini biodinamici, vini pigri … ma per gli appassionati esistono semplicemente vini ben fatti, “buoni” e apprezzati…
Tutto ciò mi fa ripensare a un film straordinario, “Senza Trucco”, ritratto semplice e poetico di quattro artefici vere. (qui una recensione autorevole, già prima ho citato il blog della regista Giulia Graglia).
Allo stesso modo si potrebbero degustare “alla cieca” anche le opere contemporanee, senza pregiudizio, assaggiandone la proposta estetica o tattile, la proporzione o la dissonanza.. e guardare, ascoltare, mostrare solo ciò che ci attira, con forza, con preponderanza. Poi, e solo poi, scoprire chi ha prodotto quest’opera, da dove viene, che cosa ha trascorso.. per affinità o distonìa.
A proposito di filmati allora azzardo l’accostamento con le Traccepreziose di Maddalena Rocco, un’artista che ha già partecipato a due edizioni di Gioielli in Fermento.
research and satisfaction
The infinite desire to discover and involve: Giacomo Bologna (a famous italian winemaker father of great Barbera wines) could not quench his “thirst” without involving those who was around him, in search of the essence of his own wine as if he was waiting for and proud of what finally proposed to his loyal partners.
Research and satisfaction are expressed through what it origins from them: the jewel made by its creator.
The attention from winemakers to an essential relationship with the care of its vineyards, the careful work in the basement, experimenting with sustainable practices is more and more increasing. Comparisons multiply on some parallel worlds: real wines, natural wines, conventional wines, lazy wines… but for the fans there are simply wines well made, they are “good” and appreciated … Everything makes me think back to an extraordinary italian film, “Senza trucco/without makeup”, a simple and poetic portrait of four special winemakers. (here an authoritative review, even before I mentioned the blog’s director Giulia Graglia)
Similarly you might enjoy “blind tasting” even for the contemporary works in jewellery: without prejudice, considering their aesthetic or tactile proposal, their proportion or dissonance … and look, listen, show only what attracts us, with force, with preponderance. Then, and only then, find out who produced this work, where it comes from, what he spent … by affinity or mismatch.
To this end let me hazard this combination with the short movie Traccepreziose of Maddalena Rocco, an artist who has already participated in two editions of Jewelsinferment.
[photo: La svinatura delle anfore, cantina Elisabetta Foradori, ph.credit Andrea Scaramuzza]