Stefano Rossi

Rossi2013_Taste

 

Taste…

Da Dioniso a Cristo al convivio laico, il momento della degustazione, come rito e “celebrazione” di un lungo e paziente lavoro, rappresentato attraverso i suoi simboli.
Argento e rame miscelati per produrre una lega (shibuichi), oppure stratificati come una millefoglie metallica (mokume gane), sono ancora materia prima, come l’uva, che va trasformata con sapienza e passione, per essere infine offerti all’esperienza della vista e del gusto, concretamente sensoriale eppure effimera…eppure assoluta, come ogni esperienza estetica.

From Dionysus to Christ at the secular banquet, the moment of tasting, as ritual and “celebration” of a long and patient work, represented through its symbols.
Silver and copper blended to produce an alloy (shibuichi), or layered like a metal ‘millefeuille’ (mokume gane), are still raw material, such as grapes, to be changed with knowledge and passion, to be finally offered to the experience of sight and taste, concretely sensory but ephemeral … but absolute, as every aesthetic experience.

 

Stefano Rossi | Italy
coppa, oggetto d’uso, ornamento, o oggetto rituale?
cup, object to use, ornament, or ritual object?
mokume gane (argento, rame), argento
mokume gane (silver, copper), silver

Gioielli in Fermento 2013

 

Rossi2013_Calix

Calix | Gioielli in Fermento 2013
centrale, pendant
shibuichi, argento, oro puro (keum-boo, reticolazione, ossidazione, satinatura)
shibuichi, silver, fine gold (keum-boo, reticulation, oxidation, glazing)

 

 

Stefano Rossi has a great experience in goldsmithing. Starting from the classic techniques of making, practising in the family workshop, he arrived gradually to lost wax technique, applied in its various forms and combined with the use of stones and minerals, though intending them as real “microcosms”; he focused then on Oriental materials and techniques such as mokume gane and shibuichi, updating their applications in the context of modern jewellery, but also deepening through the study of historical origins and theoretical principles to achieve a fully aware practice and experimentation. The technical preparation and knowledge of the natural element, play a dialectic game, where the creative “gesture”, as well as mountaineering [another great passion of Rossi’s], have origin from the quest for balance, inserting, through mimesis or the geometry of shapes, the physical-chemical transformations of matter.
Since 2008 Rossi held lectures for the course of History of Applied Arts and Goldsmithing at University of Padova (prof. Giovanna Baldissin). He also teaches in the goldsmithing and research workshop at Cosmo Institute in Vicenza.
Recently, thanks to deepening relations with Japanese colleagues, his interest in jewellery techniques and care has given to the work of Stefano Rossi the decisive footprint of his intense relationship with the alchemical component that, on maturing, becomes a real passionate expression.

Stefano Rossi ha maturato una esperienza compiuta nell’oreficeria. Dalle tecniche classiche dell’oreficeria “in costruzione” apprese fin da ragazzo nel laboratorio di famiglia,  approda gradualmente dapprima alla cera persa, applicata nelle sue varie forme e abbinata all’uso di pietre e minerali, intesi come veri e propri “microcosmi”, quindi a materiali e tecniche di matrice orientale, quali lo shibuichi e il mokume gane, aggiornandosi sulle loro applicazioni nell’ambito dell’oreficeria moderna, ma anche approfondendone le origini storiche e i principi teorici, per giungere ad una pratica e sperimentazione pienamente consapevoli. La preparazione tecnica e la conoscenza dell’elemento naturale, rientrano in un gioco dialettico, dove il “gesto” creativo, così come nell’alpinismo (altra grande passione di Stefano), nasce dalla ricerca di equilibrio, dall’inserimento, attraverso la mimesi o la geometria delle forme, nelle trasformazioni fisico chimiche della materia.
Dal 2008 tiene annualmente lezioni teoriche per il corso di Storia delle arti applicate e dell’oreficeria dell’Università di Padova (prof. Giovanna Baldissin) ed è docente del laboratorio di oreficeria di ricerca all’Istituto Cosmo di Vicenza.
Di recente, l’interesse per le tecniche orafe e la cura conosciute grazie all’approfondimento delle relazioni con i colleghi giapponesi, hanno dato ai lavori di Stefano l’impronta decisiva del suo intenso rapporto con la componente alchemica che maturando si fa espressione passionale.

 

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Gioielli in Fermento 2015 – Premio Torre Fornello V edizione
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